I primi comportamenti sociali dipendono in gran parte dalla capacità soggettiva di rispettare le regole e dal saper prendere iniziative. Una conquista di autonomia che è possibile se si coltiva la sicurezza in sé stessi e se non si ha paura del mondo circostante, perché un bambino troppo dipendente e insicuro non sa come muoversi nella vita.
Il bambino si nutre di ciò che vede, sente, ascolta, percepisce, di quello che lo circonda, di quello che gli viene trasmesso, direttamente o indirettamente e assorbe tutto, senza scegliere, senza nessuna selezione.
Elementi fondamentali della buona educazione sono tutti gli adulti che ruotano intorno ai bambini, non solamente i genitori, ma tutte quelle figure significative che con il loro comportamento, fatto di parole, atteggiamenti, azioni ed emozioni rappresentano la fonte privilegiata dalla quale attingere.
LA BUONA EDUCAZIONE: L’UNICO STRUMENTO POSSIBILE.
Le qualità per vivere con successo si imparano, non si ereditano; si può fare una differenza enorme insegnando e trasmettendo queste qualità ai bambini.
Tutte le troviamo nella “buona educazione”, regole di comportamento, atteggiamenti, valori, ma tutte con un unico fine: possedere una mente aperta e adattabile, gestire gli alti e bassi della vita,
andare d’accordo con gli altri, porsi un obiettivo e non arrendersi prima di averlo raggiunto, riuscire a trovare soluzioni risolvendo gli eventuali conflitti, comunicare in maniera risoluta facendo tutto ciò con compassione e comprensione, sono queste qualità che costruiscono caratteri forti, menti e cuori amorevoli.
I VALORI E L’ETICA
Quello dei valori è il patrimonio al quale si ricorre per stare in relazione, fare scelte, prendere decisioni, contribuendo alla formazione di una propria identità.
I valori importanti della vita sono già scritti nei cuori dei bambini, ma l’irrequietezza mentale ed emozionale impedisce loro di prenderne consapevolezza e questo aumenta durante l’adolescenza.
Equilibrio, rilassamento e calma saranno gli ingredienti giusti, capaci di aprire all’etica dell’ascolto e della sensibilità emotiva, all’accettazione della realtà, del conflitto gestito e al controllo degli impulsi, dell’interazione e dello scambio, della consapevolezza.
LE BUONE MANIERE
Anche le buone maniere fanno parte di questo patrimonio, quella lista di regole e comportamenti ai quali si attinge per non ferire, disgustare (soprattutto a tavola), innervosire, infastidire, mettere a disagio i propri interlocutori. Se si desidera che i nostri figli sappiano destreggiarsi agevolmente nella vita sociale, è molto importante insegnare loro le buone maniere. Chi impara le regole base del galateo durante l’infanzia, è destinato a non dimenticarle mai più. Alla stessa stregua è molto importante che ad insegnarle siano i genitori, prima di tutto con l’esempio, che è sempre la lezione più efficace.
IL RISPETTO: IL VALORE PIU’ IMPORTANTE.
Il rispetto si dimostra tramite l’empatia, cioè quell’atteggiamento comunicativo nella quale siamo consapevoli, accettiamo e rispettiamo come è l’altra persona, anche se talvolta non condividiamo le sue decisioni, opinioni e/o comportamenti.
Questa corrisponde alla capacità di ascoltare l’altro, osservando il modo in cui ci parla, dando attenzione ai suoi sentimenti ed esperienze personali. Per vivere in pieno il seno del rispetto, è necessario sperimentarlo verso sé stessi, verso gli altri e verso l’ambiente.
L’EDUCAZIONE ATTRAVERSO L’ESEMPIO DIRETTO E CONCRETO
Affrontiamo ora il contenuto delle ultime righe scritte.
1 – L’AMORE VERSO SE STESSI (inteso come igiene, cura di sé, ascolto delle proprie esigenze):
- lavarsi bene le mani più volte al giorno e comunque, sempre prima dei pasti;
- lavarsi i denti dopo i pasti;
- fare bagno o doccia dopo aver fatto sport, piscina o essere stati all’aria aperta tra sudore, polvere e sole è sempre necessario per rigenerarsi;
- curare i propri abiti e scarpe: toglierli e riporli negli appositi spazi, separarli da quelli puliti, indossando abiti da casa e pantofole;
- unghie ben tagliate e pulite, al pari di naso, bocca, denti e mani;
- fermarsi ad ascoltare ed ascoltarsi, possibile solo se si ha tempo a disposizione per iniziare un dialogo interno;
- assecondare il bisogno di solitudine: ogni tanto stare da soli fa bene, un po’ di tempo con se stessi fa bene, aumenta il desiderio di incontrare amici, verso cui si sarà più disponibili e gentili;
- fermarsi quando si è stanchi assicura maggiore energia quando si ricomincia;
- dormire bene e tanto, soprattutto durante il periodo scolastico;
- mangiare adeguatamente e di qualità;
- stare seduti a tavola con una postura corretta che oltre a dare un’ottima immagine di sé, assicura una buona alimentazione e digestione.
2 – IL RISPETTO DEGLI ALTRI (gentilezza e disponibilità verso gli altri)
- salutare sempre quando si entra e si esce da un posto;
- ringraziare sempre, per un dono, favore, consiglio, una parola gentile;
- chiedere il permesso, di entrare o occupare uno spazio di altri;
- dare attenzione e sensibilità alle persone anziane, ai diversamente abili, alle persone in difficoltà, a chi chiede aiuto, anche se non siamo nelle condizioni di aiutare;
- parlare con un tono di voce pacato, senza urlare per dimostrare di avere ragione;
- trattare gli altri nel modo in cui desideriamo essere trattati noi;
- usare la tolleranza nei confronti delle diversità culturali, religiose, di razza e di valori;
- essere gentili, sempre: nel parlare, rispondere, porsi in relazione agli altri e all’ambiente, conversare prevede anche ascoltare le idee altrui.
3 – ATTENZIONE ALL’AMBIENTE (rispetto per la natura e spazi comuni)
- aver cura dell’ambiente personale nella quale viviamo, giochiamo, lavoriamo, la casa, la stanza, la classe, palestra, ecc.. ;
- cura dell’ambiente pubblico: parchi, panchine, giochi, spiaggia, muri, marciapiedi, ecc.. ;
- rispettare la natura in tutte le sue espressioni, non trattare male alberi, l’erba, non gettare rifiuti in strada o in mare;
- non sprecare mai l’acqua;
- non sprecare mai il cibo;
riciclare il più possibile i materiali più comuni.